Dalla relazione della visita pastorale fatta personalmente nel 1569 dal vescovo Michele Della Torre si ha notizia che la chiesa di Anzano a quel tempo non possedeva ancora il fonte battesimale, che “est in plebe Serravalli subque ipsa ecclesia est supposita', "(Visítatío Ecclesíae Sancti Viti et Modesti de Anzano ", A.D.V.V., Busta n. 33). Allora infatti era ancora cappella dipendente dalla Pieve di S. Andrea di Bigonzo; aveva come rettore "Dominum Presbiterum Franciscum de Tommasio".
La parrocchia di Anzano appartiene al Comune di Cappella Maggiore.
Alcuni studiosi (testo tratto da “Anzano e Cappella Maggiore” di Antonio Moret) ritengono che, in epoca romana e tardoromana questo territorio comunale abbia avuto un’unica comprensiva denominazione derivata da un nome di persona, da un certo “Antius”, personaggio Cenedese – Romano, allora, certamente, noto e importante, forse, padrone di una “VILLA” o “Domus Antiani”, grande azienda agricola locale.
Da tale nome antico, da “ANTIUS”, completato dal suffisso “ANU”, sarebbe derivato, in prosieguo di tempo, il toponimo altomedievale “ANTIANU”, foneticamente, “ANZIANU” e in epoca successiva, la forma definitiva di “ANZANO” per la naturale caduta della I (anno 1224).
Non è escluso che questa supposta “Villa rustica Antiani” abbia avuto allora e, poco lontano dalle “Vigiliae” collinari (toponimi significativi di Anzano “Guaita” e “Cal de la Veia” 1346) un suo corrispettivo toponimo derivato da una “domus Sclavorum”, casa degli schiavi, abitazione degli schiavi addetti ai lavori della “villa”: contadini, artigiani, panificatori, ecc, da cui l’altomedioevo “Burgus” “sclavi”
I due toponimi di “ANZANO” e CAPPELLA”, già formati, separati e individuabili anche territorialmente, compaiono in alcuni documenti antichi;
21 febbraio 1224, Dal testamento di Gabriele Da Camino “...et tunc Albertus De Salla abbia in proprietà quello che ebbe in feudo dai miei figli, ...si tenga ...mansum che è lavorato dal figlio di Lorenzo che abita apud Cappellam e il Maso che è lavorato dal figlio di Fabbro di Anzano...”
1228:sentenza di Spinabello notaio con la quale fissa i confini che dividono i beni comunali: “...Anno Millesimo duecenntesimo vigesimo octavo... die decima intrante Aprili, in presentia ....Johannis de Rubro de Anzano...2
29 aprile 1233: Donazione di alcune località fatta al Comune di Conegliano da Biaquino da Camino e Tolberto e Vecelio, fratelli Caminesi: “ ...atque iure villarum ed hominum Colicis integre, atque Godice, Planzani, Baveri, Ville Cappelle,..”1290, indizione III 3 settembre: “...In presenza di Almerico procuratore di Zancanella di Anzano...”
Fondamentale per la vita e la storia della comunità di Anzano fu il “governo” della Serenissima, iniziato nel 1337 e terminato nel 1797, durante il quale venne impostata la nuova organizzazione politica ed amministrativa dell’alto Cenedese ed in particolare del “Distrretto di Serravalle” con l’istituzione delle “Regole” e “Ville” governate da un “Meriga o Maestro” eletto dai regolieri e villani e da due giurati, collaboratori del “Meriga” uno eletto direttamente dal Podestà e l’altro eletto dai villani.
A differenza della Regola di Cappella, che dipendeva dalla Castaldia di Fregona, Anzano era rappresentato in forma diretta nella Podestaria di Serravalle.
Tale organizzazione, già in essere fin dal 1300 fu riveduta e confermata con la divulgazione dei “Statuti di Serravalle” pubblicati rispettivamente nel 1513, nel 1515 e nel 1603 e rimase tale fino alla caduta della Repubblica di Venezia
Dal 1766 al 1797 Anzano continua a funzionare come "Regola" o Comunello con Catasto particolare nell'ambito della "Podesteria" di Serravalle .
Fra il 1798 e il 1805, durante le continue occupazioni militari ora Francesi, ora Austriache, i vecchi ordinamenti amministrativi e territoriali della Repubblica Veneta, vengono, spesso, modificati, soppressi o ricreati ex novi.. Anche la "Regola" di Anzano subisce delle modifiche territoriali e amministrative.
Dal 1805 al 1813, fa parte del Regno Italico creato da Napoleone e sottoposto alla supervisione dei Francesi. Nel dicembre 1807, nel tentativo di creare una amministrazione più organica ed efficiente vengono elevate alla qualifica di "Comune" numerose località, anche di minima importanza, già "Regole, ville o colmellí" con relativi "Merighi". Anzano viene riconosciuto "Comune"'con Catasto particolare nell'ambito del Dipartimento del Tagliamento.
Nel 1810 il comune di Anzano ha sotto di sè le località di Fregona, Cappella, Osigo: sempre nel Cantone di Serravalle Distretto di Ceneda – Dipartimento del Tagliamento e del Regno d'Italia,
Nel 1813, il comune viene rioccupato dalle truppe austriache.
Dal 1815 al 1819, cioè nel corso della ultima sistemazione territoriale delle terre venete da parte della Amministrazione civilemilitare austroungarica, viene creato, in forma definitiva, il "nuovo Comune di Cappella" con l'aggregazione della Comunità di Anzano qualificata come frazione di Cappella. Comune di Cappella Distretto di Serravalle Provincia di Treviso.
Il territorio assegnato al nuovo comune non verrà più modificato. Il comune di Cappella, fino al 1866, viene amministrato dal "Convocato degli estimati", cioè, dall'assemblea di quanti pagano le tasse, da un primo Deputato e da altri due Deputati.
Il 19 luglio 1866, le truppe italiane entrano anche in Anzano e in Cappella. Il 21 e 22 ottobre 1866, tutti i maschi dei due paesi, di età superiore ai 21 anni, votano nel plebiscito per l'annessione all'Italia. I votanti di Cappella e di Anzano votarono tutti "SI", cioè, per la annessione all'Italia. Il 4 novembre 1866, il comune di Cappella Distretto di Ceneda Provincia di Treviso viene annesso all'Italia
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