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UNITA’ PASTORALE PEDEMONTANA NORD

PARROCCHIA DI CAPPELLA MAGGIORE

chiesa 1700

 

dove siamo:

Piazza Vittorio Veneto,

31012

CAPPELLA MAGGIORE

(TV)

tel. 0438 580548

 

Non si dispone dell’atto costitutivo della Parrocchia di Cappella Maggiore, indipendente dalla matrice di Fregona. C’è però sulla parte della navata destra della chiesa una lapide che reca la seguente dicitura e che ci può dare qualche aiuto: “XI KAL. AUG. MDCCCLXXXXIV SAECULO IV LABENTE EX QUO FUIT ECCLESIA HAEC IN PAROECIAM FELICITER EVECTA PLEBS FIDELUIM ANNIVERSARIO DIE PER D.P. BERTOLISSI PAROCHUM SOLEMNIS CELEBRATO AD PERP. REI MEMORIAM PONI CURAVIT. (…il giorno 22 luglio 1894 giorno anniversario dell’erezione in parrocchia dopo quattro secoli sotto la guida del parroco D.P. Bertolissi …).

Quindi la costituzione in parrocchia può essere fatta risalire al 1494, come del resto alcuni documenti conservati presso l’archivio della Pieve di Fregona lo confermerebbero (11 marzo 1494: “…ut dicti homines de la Capela habeant facultatem possenti baptizare facere puereos suo in dicta eclesia de la Capela…- detti abitanti di Capela hanno la facoltà di battezzare i propri figli in detta chiesa

Un altro documento di estremo interesse riguardo alle origini della chiesa di Cappella Maggiore, è la relazione della visita alla "Chiesa di S. Tiziano de Igo" fatta dal vescovo di Ceneda Nicolò Trevisan il 20 novembre 1474.

Nella trascrizione fatta dal direttore dell'Archivio diocesano di Vittorio Veneto, don Nilo Faldon, ed ora custodita nel medesimo archivio, busta 33, alla p. 33 si legge la seguente nota: ''E' difficile dire con esattezza dove si trovasse questa località chiamata Igo (Jgo, Ygo); dai più vecchi manoscritti conservati nell'archivio diocesano si trova anche la dicitura: 'Jgo de la Capela" per cui, accostando anche il titolo di "Santa Maria Maddalena” si potrebbe quasi concludere che si tratta di Cappella Maggiore".

La conferma che il toponimo di "Igo" (dal latino "vicus'” villaggio privo di organizzazione politico-amministrativa) si riferisce senza ombra di dubbio a Cappella Maggiore, la abbiamo dal registro ''Nati dal 20 gennaio 1636 al 9 maggio 1684", esistente nell'archivio parrocçhiale, dove in occasione della visita pastorale del vescovo Sebastiano Pisani (1639-1653) fatta il 30 luglio 1641 la chiesa parrocchiale viene nominata con il titolo di "Sanctae Mariae Magdalenae de Igo”.

La parrocchia di Santa Maria Maddalena appartiene al Comune di Cappella Maggiore.

Cappella Maggiore riceverebbe il proprio nome dalla "Santissima" la prima antichissima "Capella Campestris" (la chiesa della Mattarella) costruita e dedicata alla S.S.Trinità dagli Arimanni cattolici, guerrieri Longobardi. L'appellativo di "Maggiore" risale ad un millennio dopo, il 10 Novembre 1867, infatti, un decreto reale concederà, su richiesta del Consiglio Comunale, la variazione del nome in "Cappella Maggiore"

Le origini di Cappella ed Anzano, unica frazione, si perdono nella notte dei tempi; i primi insediamenti si fanno risalire al X sec. aC circa quando le zone furono abitate da tribù di veneti, antica popolazione indo-europea, e dai celti. Uno dei primi nuclei abitativi si fa risalire al periodo tra il IV ed il V secolo d.C. in epoca romana, attorno ad una "villa domini", tipica abitazione padronale circondata dalle modeste abitazioni dei braccianti agricoli che ad essa facevano riferimento. A testimoniare la presenza romana nella zona, basti considerare i nomi di borgo "Villa" e borgo "Gava", soprannominato quest'ultimo "borgo sciavi" (dal latino "sclavus" = servo). Intorno al V sec. vennero costruite nella zona del vittoriese alcune chiese matrici, fra cui quella di S. Andrea in Ceneda (l'attuale Vittorio Veneto) dalla quale dipesero poi le chiese Fregona con la sua succursale Cappella.

All'egemonia romana, a partire dal 500 d.C seguirono le invasioni barbariche e successivamente nel 568 d.c. l’occupazione da parte dei Longobardi. Questi ultimi portarono ad un'inevitabile integrazione con le popolazioni locali e ad un notevole influsso nella toponomastica ed onomastica locale ancora oggi riscontrabili. Per quasi tutto il IX sec. l'intera zona dovette subire le continue incursioni devastatrici degli Ungari. Nel 1154 tutto l'alto cenedese con Serravalle, Anzano e Cappella venne concesso dai longobardi Ermanni in feudo ai Da Camino, signori di Treviso, originari di Montanara, l'attuale Montaner, fino al 1335 quando, con la morte del loro ultimo erede, tutti i territori ritornarono al vescovo, conte di Ceneda, che li diede in feudo a Venezia, alla quale rimasero fino al 1797. In questo periodo il paese subì la tragica invasione dei Turchi nel 1499 che costò notevoli perdite umane e distruzioni. Nel XVIII secolo, con la caduta della Repubblica di Venezia i territori subirono l'occupazione militare prima francese, poi austriaca, e Anzano e Cappella furono aggregati al Distretto di Serravalle. Particolarmente triste fu l'occupazione degli eserciti francesi di Napoleone al punto che l'arrivo degli austriaci fu considerata un'autentica liberazione. Le due Comunità di Anzano e Cappella Maggiore vennero conglobate in un unico comune nel 1815 ad opera del governo Austroungarico; entrambi dipendevano dal distretto di Serravalle e quest'ultimo dalla provincia di Treviso. Nel 1866 le truppe italiane entrarono nel territorio comunale che venne quindi annesso al Regno d'Italia. Cappella Maggiore, per la sua posizione strategica di passaggio per il Cansiglio, fu ampiamente coinvolta sia nella I guerra mondiale, con la presenza delle truppe dell'impero austriaco dopo la disfatta di Caporetto nel 1917, sia nella II guerra mondiale, con le lotte dei partigiani che scendevano dalle montagne per le loro incursioni contro i nazi-fascisti al potere. Nel 1945 fu per mano di un fascista che venne vilmente assassinato l'allora parroco del paese Don Brescacin al quale è dedicato l'attuale monumento posto in piazza Vittorio Veneto